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Gli standard produttivi che puntano a ridurre l’uso di acqua ed energia e la produzione di rifiuti sono una realtà ormai affermata nelle pratiche del lusso e della moda. Kering continua a cogliere le nuove sfide e sviluppa pratiche e processi con l’obiettivo di ridurre ulteriormente la sua impronta ambientale ed essere un vero motore di cambiamento nell’industria.
In quest’ambito, il Gruppo ha avviato diversi progetti pilota incentrati sui processi di tintura ecologici, antipilling e senza l’uso di acqua. Insieme ai suoi fornitori, Kering realizza dei test anche sulla seta, i materiali sintetici e il cashmere rigenerato.
Nel 2016 ha sviluppato un processo di conciatura della pelle senza l’uso di metalli. Questa tecnica innovativa ha l’obiettivo di eliminare tutti i metalli usati tradizionalmente nel processo di conciatura, riducendo significativamente l’uso di acqua, energia, sostanze chimiche e inquinanti. Nel 2020, il 29% dei prodotti di pelle venduti dalle Maison di Kering era metal-free.
Il Gruppo si impegna a creare i prodotti artigianali nel rispetto delle liste delle sostanze soggette a restrizioni (Manufacturing Restricted Substances List o MRSL e Luxury Product Restricted Substances List o PRSL), allo scopo di ridurre gli scarichi tossici in acqua e di evitare l’esposizione dei dipendenti a sostanze chimiche dannose.
Gli Standard di Kering servono da guida ai fornitori del Gruppo. Identificano i metodi di approvvigionamento da privilegiare in base al tipo di materiali, che possono essere riciclati, derivati da biomassa o certificati. Questo insieme di standard rigorosi riflette l’impegno del Gruppo a ridurre il proprio impatto ambientale e sostenere le pratiche che creano benefici.
Quando l’uso di materiale vergine è inevitabile, Kering sviluppa dei progetti che promuovono la produzione rigenerativa e a impatto zero e garantiscono la rigenerazione delle risorse.
L’agricoltura rigenerativa è una soluzione semplice ed estremamente efficace per preservare gli ecosistemi naturali. La pratica, associata al pascolo, protegge gli ecosistemi e inverte la tendenza dell’impoverimento ambientale causata principalmente dalla dipendenza dell’industria della moda dalle materie prime.
Kering ha collaborato con il Savory Institute per implementare soluzioni testate di approvvigionamento rigenerativo e diffondere le pratiche di agricoltura rigenerativa nelle supply chain della moda a livello mondiale.
In Mongolia, Kering ha gestito il progetto South Gobi Cashmere Project insieme alla Wildlife Conservation Society e alla Stanford University, con lo scopo di equilibrare l’impatto ambientale della produzione di cashmere. Negli ultimi cinque anni, i team del Gruppo hanno collaborato con le comunità di allevatori e alcune ONG per migliorare la qualità delle fibre, la gestione dei pascoli e garantire la tutela della biodiversità.
Nel 2020 Kering ha lanciato il Regenerative Fund for Nature, che nei prossimi cinque anni convertirà un milione di ettari di terreni coltivati e pascoli alle pratiche di agricoltura rigenerativa.